Parlare dell’Asia come se fosse un corpus unico, una sola realtà, è semplicemente riduttivo per non dire sbagliato. Stiamo pur sempre parlando del continente più grande al mondo, un’area estesa quattro volte più dell’Europa, in cui si sono succeduti grandi imperi, affascinanti sovrani e sultani, e in cui puoi incontrare deserti grandi centinaia di kilometri per poi arrivare alle spiagge da fotografia come quelle di Bali e della Maldive.
Sin da piccoli, vuoi per la lettura nelle scuole della celebre opera di Marco Polo “Il milione”, con la quale l’autore ha narrato il suo viaggio in Oriente in compagnia del padre e dello zio; vuoi per la produzione filmica che ha sempre attinto a piene mani materiale dall’Asia fornendo sempre un quadro misterioso, emblematico e lontano anni luce dai miti della modernità occidentale; abbiamo avuto a che fare in modo indiretto con questo mondo.
Scoprire Bali e la sua cultura
Una delle mete che stanno prendendo sempre più piede per il turismo italiano è senz’altro Bali, piccola isola dell’Indonesia, con una superficie di circa 5000 metri quadrati, che fa parte dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda.
Non è inusuale, quando si sente parlare di Bali, sentire che viene utilizzata la parola “paradiso”, termine che di certo non viene proferito a sproposito. Chi vi si reca in viaggio può trovare un’atmosfera che, complice un mix riuscito di elementi, rende l’isola una delle mete che più si avvicina al concetto appena esposto.
La popolazione è amichevole, socievole e avvezza al turismo, la cultura e le abitudini sono tese verso uno spiritualismo che difficilmente si riesce a riscontrare in altre località e, ultimo ma non per importanza, ci sono spiagge incontaminate che sono perfette per le immersioni e per provare per la prima volta il surf.

Periodo migliore in cui andare a Bali
A Bali fa caldo tutto l’anno, ma c’è comunque una stagione più ideale in cui andare a visitare l’isola: il periodo più consono parte da metà maggio e arriva fino a metà ottobre, durante questo lasso di tempo si potrà godere un caldo secco. Da novembre è sconsigliato perché una pioggia tropicale potrebbe rovinare i vostri piani costringendovi a restare in hotel.
Ma anche in questo caso ci sono delle soluzioni che vi permettono di ‘schivare’ questa situazione: potreste fare un viaggio alla penisola di Bukit in cui le piogge sono più miti e spesso non arrivano a colpire quella zona.
Le spiagge più belle
Nonostante il fatto che trovare spiagge brutte a Bali sia molto difficile, ci sono delle zone più consigliate di altre. Una di queste è Balangan che si snoda in una baia sabbiosa, riparata dal vento, in cui potrete imparare anche i rudimenti del surf. Sono tanti, infatti, i punti collocati su questa spiaggia in cui poter richiedere l’attrezzatura e qualche insegnamento.
Altra zona sabbiosa da visitare, forse la più spettacolare, è la spiaggia di Bingin. Si tratta di una baia circondata da scogliere molto alte che permettono ai più coraggiosi di realizzare spettacolari tuffi. Impervio è il cammino per arrivare a Bingin: sono molti i gradini da scendere per giungere alla spiaggia, ma ne vale sicuramente la pena.
Per chi ama l’avventura non si può non consigliare la spiaggia di Pandawa: si trova abbastanza fuori mano, ma è perfetta per fare parapendio. Attenzione al vento che è molto forte.

Cosa mangiare a Bali
La cucina di Bali è semplice, ma non per questo meno gustosa. Si basa essenzialmente su quanto ha la terra da proporre, quindi si abbonda di riso, arachidi, cocco e frutta di ogni tipo.
Detto questo, non si può andare via da Bali senza provare il Babi Guling: si tratta di un maialino cotto allo spiedo e che viene servito con un mix di riso e verdure.

Se il Babi Guling è un alimento per gli amanti della carne, il Gado Gado è rivolto principalmente ai vegetariani essendo composto prevalentemente fagiolini e germogli di soia, servite con tofu e condite con la salsa d’arachidi. Si tratta di una portata più leggera adatta per chi ha voglia di non aspettare troppo prima di fare un bagno.
Altra pietanza da non perdere è il Bubur; si tratta di un dolce che ricorda molto il budino, fatto con latte di cocco e farina di riso, quasi sempre vi verrà servito dentro una foglia di banano.